lunedì 21 ottobre 2013

Gratin di pasta cremosa ai funghi


Non so se ve l'ho mai detto, ma io sono l'ultima di sei fratelli.
Sono abituata alle lunghe tavolate, alle cucine chiassose, alle case in disordine, ai Natali in diciotto-venti persone, alle porzioni formato famiglia -cose del tipo 900 cappelletti fatti a mano-, al cibo come momento di condivisione. Mi piacciono le persone che si prendono tutto il loro tempo per mangiare, perché mi ricordano il mio papà, ma anche quelle che spizzicano un boccone e sono già in piedi per prendere l'altra portata, perché mi ricordano mia mamma. 
Apprezzo la cucina sana, ma gustosa, mi piacciono i sapori che ho imparato a conoscere da bambina, ma anche quelli che ho scoperto da sola nel tempo. L'importante è che il piatto che si cucina sia buono, genuino e che possa incontrare il favore di palati diversi, perché le ricette cucinate solo per me mi fanno un po' tristezza.
Ho troppo amore per il cibo per vivere anche solo un momento la mia scelta alimentare come una restrizione, un ostacolo alla convivialità che tanto amo e che ho imparato a conoscere fin da piccola. Se così fosse, credo che forse non ce l'avrei fatta.
So troppo bene quanto una cioccolata in tazza sia una coccola per i pomeriggi piovosi, la ciambella fatta in casa sia sempre superiore a qualsiasi dolce di pasticceria, un panino imbottito a volte sia l'unica cosa di cui ho voglia, la polenta fumante sia un dono inestimabile d'inverno, i cappelletti siano il Natale per antonomasia, un torta con la panna sia la tentazione pura, il quadretto di cioccolato dopo cena sia un premio per la giornata appena trascorsa, il bombolone fritto sia il vero e unico anti depressivo e la pasta al forno sia il primo di famiglia.
Questa è con i funghi ed è della mia nuova famiglia, quella che mi sto costruendo con Daniele. Siamo solo in due, ma le dosi non cambiano... altrimenti che convivialità è?
L'ho sempre saputo e lo so tuttora, il cibo buono è la risposta ad ogni tuo dubbio o domanda. Basta saperlo ascoltare e mangiarlo con le persone giuste.

Ingredienti per 4-5 persone:
500 gr di pasta, formato fusilli
4 porcini medio-piccoli
6 champignon grandi
500 gr funghi pioppini
2 spicchi di aglio
un mazzetto di prezzemolo fresco tritato
sale, pepe
olio evo
lievito alimentare in scaglie
pane grattuggiato

Ingredienti per la besciamella al tartufo:
1 litro di latte di soia al naturale
70 ml olio extra vergine di oliva
60 gr farina 00
noce moscata
sale, pepe
1 cucchiaino di olio evo aromatizzato al tartufo bianco


Procedimento:
Come prima cosa puliamo tutti i funghi: eliminiamo la parte finale terrosa dei porcini, poi puliamoli con un panno umido. Stacchiamo il gambo con un movimento circolare e tagliamolo sottile, facciamo la stessa cosa con la cappella. Riserviamo.
Per gli champignon eliminiamo la parte finale terrosa, togliamo la pelle dalla testa del fungo e sciacquiamo velocemente sotto acqua corrente. Tagliamo a fette sottili e riserviamo.
Per i pioppini eliminiamo la parte finale che unisce le famigliole di funghi e laviamo velocemente sotto l'acqua fredda. In genere sono di dimensione piuttosto piccola e quindi non c'è bisogno di affettarli.
Sbucciamo e spremiamo i due spicchi d'aglio e rosoliamo con 4 cucchiai di olio in un'ampia padella, quando è pronto versiamo tutti i funghi. Alziamo la fiamma e mescoliamo, copriamo con un coperchio.
Ogni tanto diamo una rimestata e quando si sono ridotti di volume saliamo, abbassiamo la fiamma, e continuiamo a cuocere col coperchio finché tutta la loro acqua è stata assorbita.
Quando sono cotti spolveriamoli con un po' di pepe e il trito di prezzemolo.
Iniziamo ad occuparci della pasta: mettiamo un ampio tegame con acqua salata sul fuoco e appena bolle versiamovi i fusilli. Scoliamoli al dente e passiamoli subito sotto acqua corrente fredda, di modo da arrestare la cottura. Condiamoli con un cucchiaio di olio e riserviamo.
Prepariamo la besciamella: mettiamo a scaldare il latte con un cucchiaino di sale fino, una generosa quantità di noce moscata grattugiata e pepe. Intanto mettiamo in un'ampia pentola l'olio su fiamma moderata e quando è caldo versiamovi a pioggia la farina, mescolando di continuo con una forchetta. Proseguiamo la cottura per qualche minuto e poi iniziamo a versare a filo il latte caldo, mescolando energicamente con una frusta, per evitare grumi.
Continuiamo fino a finire il latte, poi sempre mescolando aspettiamo che il composto raggiunga l'ebollizione e spegniamo. Versiamovi il cucchiaino di olio al tartufo e mescoliamo.
Prendiamo un'ampia pirofila da forno, ungiamo la base e i lati e cospargiamo con pane grattugiato.
Mettiamo i fusilli nella padella con i funghi e mescoliamo, poi versiamo il tutto nella pirofila. Spolveriamo con del lievito alimentare e poi versiamo la besciamella su tutta la superficie della pasta, aggiungiamo un'altra manciata di lievito, un po' di pepe e un velo di pangrattato. Versiamo un filo d'olio e inforniamo con la funzione grill a 220° per 15 minuti, e comunque finché la superficie non è dorata e con una crosta croccante.
Facciamo rassodare brevemente prima di porzionare nei piatti. Serviamo calda.

Un abbraccio e a presto.

17 commenti:

  1. come ti invidio, Katy. Io sono figlia unica e la mia famiglia è mio papà. Vorrei tanto un Natale con 20, 25 persone e invece, quando va bene, siamo in dieci. Quest'anno solo nove :-( Tornando alla ricetta: bellissima e bellissimo il messaggio che trasmetti. Messaggio che dovrei stamparmi a fuoco sulla pelle, io che col cibo ho un rapporto di odio-amore. Foto stupende. Brava

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    1. Cara Franci,
      una famiglia vera non è fatta per forza da tante persone, ma dall'amore che si prova l'un l'altro.
      E io so quanto tu ne provi per il tuo papà, lo leggo nei tuoi post, e il tuo papà per te.
      Sul rapporto col cibo penso che tu faccia passi da gigante ogni giorno, già solo nel pubblicare tutte le tue ricette e condividerle con noi... non devi stamparti nulla sulla pelle, devi solo volerti bene per quella che sei.
      Un abbraccio enorme

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  2. te la invidio la tua famiglia numerosa...Io da figlia unica avrei voluto almeno un fratello...
    Questa pasta ha un aspetto squisitissimo!!!

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  3. Che bello avere una grande famiglia e preparare piatti unici per accontentare tutti!La tua pasta e una vera delizia!
    Un bacione!

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  4. Che belle parole Katiuscia. Si percepisce il calore ed è meraviglioso.
    Ottimo piatto, quello che proponi. Arriverei a fare la settima sorella, all'istante!! Tanto credo che un posto a tavola per qualcuno ci sia sempre, da voi!!

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    1. Ma certo! Dove si mangia in 6 si mangia anche in 7...e in 8... e in 9 :D

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  5. Ho letto il tuo post con molto entusiasmo. Mi piace la tua idea del cibo come convivialità familiare o comunque con le persone con cui si sta bene. Penso che da questo punto i vista ci sia un ritorno alle tradizioni, alla voglia di riaprire le nostre case, le nostre cucine, a che ci vuole bene.E' bello da parte tua il desiderio di evocare il tuo passato, nella famiglia che stai costruendo con Daniele. Mi siederei ben volentieri alla tua tavola, a gustare la tua meravigliosa pasta al forno.

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    1. E io ti ospiterei più che volentieri!
      Grazie per il tuo commento Giovanna e per essere passata di qua :-)

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  6. 6 fratelli??? °_____° no questa non ce l'avevi proprio mai detta eh!!
    Io invece sono figli aunica e da sempre contenta d'esserlo, credo quindi di non essere selvatica solo per necessità, ma proprio anche pr indole naturale :)
    Anche se in famiglia eravamo solo in 3 + 2 nonni al piano di sotto son cresciuta con un gran senso dell'ospitalità. Un po' perchè la casa dei miei era più spiaziosa delle case delle altre coppie della comagna dei miei genitori, un po' perchè loro sono stati i primi ad essere mamma & papà...insomma a casa dei miei c'era/c'è sempre gente. Le cene della domenica sera, le montagne di cappotti degli ospiti sul letto, le tante caffettiera che gioà da piccola preparavo...tutte queste cose erano un must. E così ho reso accessibile anche la mia di casa, sebbene grande un millesimo la loro. La cosa più bella è quendo gfli amici si aiutinvitano da me per cena, mi piace il calore dell'autoinvito perchè non racchiude solo la becera necessità di mangiare a sbaffo :D ma significa che da me si trovano a casa, e io mi commuovo °________°
    Poi certo c'è cena e cena, e devo dire che questa tua pasta scalda uil cuore solo a guardarla...che profumiiiiiii!!!

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    1. yes, 6 fratelli! Ho fatto outing :D
      Ma sì, la convivialità non per forza viene dalla famiglia numerosa...che poi in realtà sono orso, ma il cibo è sempre condivisione, che è poi il motivo per cui ho aperto un blog :-)

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  7. Si aggiungono tasselli in più alla conoscenza... mi fa piacere che ci hai portato per mano nella tua vita... tra passato e presente...
    Io sono figlia unica e in famiglia siamo rimasti oggi in 6, in totale... ma non siamo mai stati numerosi, mi sono sempre chiesta come fossero le riunioni "allargate", con tanti parenti... a volte lo vedevo con le mie compagne di scuola, specialmente quelle che venivano dal Sud... se avanzava cibo dai pranzoni, lo assaggiavo anche io... :-) Ricordi molto lontani... ma forse un filo che lega tutto c'è...
    Mi piace l'idea di lasciare intatte le dosi e mangiare per 4 anche essendo in 2... tanto poi si finisce tutto, con le cose buone come i funghi non c'è mai il rischio di avanzare...
    (bella la foto con le mani!)

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    1. ma sì, per piatti un po' impegnativi io faccio sempre porzioni extra, nel caso si mangia il giorno dopo :-)
      Grazie Fra! :-)

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  8. io sono figlia unica, a volte contenta di esserlo, a volte meno.Dipende dai giorni.Invece io sono una di quelle che si apparecchia bene e si cucina an he quando sono sola in casa che il mio compagno è fuori per lavoro o per altro.Però devo ammettere che mangiare in compagnia è meglio.Lasciando da parte queste considerazioni...io quella teglia me la mangerei DA sola.egoisticamente per non dividerla con nessuno.Spettacolo di gratin!

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  9. Non ho sei fratelli ma ce li ha mia madre e quindi anch'io come te, da sempre, ho vissuto in quei pranzi chiassosi con 20 persone al tavolo e con la mamma che nemmeno si metteva a tavola e già era di nuovo in piedi per prendere la seconda portata :D
    Sono i bei ricordi che conservo e che purtroppo ormai, da un po' di tempo a questa parte, non si possono più ripetere e non per le mie scelte ma per motivazioni purtroppo diverse che ci portano a stare più divisi ma sempre uniti :D

    La pasta al forno gratinata è il massimo della bontà, è il piatto migliore del mondo e ricorda sempre i pranzi in famiglia... Quelli della domenica dove si ha solo voglia di un piatto sostanzioso e appagante!!
    La tua pasta non c'è bisogno nemmeno che te lo dica, è speciale!!

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  10. Ancora funghi ... tu mi vuoi far morire ... già la scorsa settimana sono andata al negozio dei funghi e ho speso un capitale, ancora mi proponi queste cose, mi tornano le voglie ... meravigliosa pasta! ^_^

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