martedì 3 settembre 2013

Strudel di farro alle mele



Tre giorni passati nel verde, nella natura, in mezzo a quelle montagne così alte che paiono toccare il cielo e quei laghi così limpidi da sembrare appena nati, e non meraviglie secolari.
Alberi enormi, sottobosco umido, nuvole bianche e gonfie, vento che soffia e si fa sentire sulla pelle, rocce appuntite, fiori colorati, frutteti colmi di mele ovunque, lamponi selvatici rossi come l'amore, funghi nati nel cuore della notte, raggi di sole che sbattono contro le cime montuose e creano giochi di mille ombre.
Un rifugio immerso nel cuore più fitto e intatto di un bosco, a 1800 metri, raggiungibile solo a piedi  con una camminata di 20 minuti, attraverso un sentiero che si inerpica in salita, costeggiato da cascate che sbattono contro le rocce e schizzano perle d'acqua ovunque.
Se un dio c'è, qui è sicuramente più vicino, e se non c'è, qui ti senti comunque al sicuro, al riparo di questa natura millenaria che ti accetta per come sei, che ti scava dentro e scopre i lati tuoi più intimi.
A circa 10 km da Madonna di Campiglio si trova il lago di Nambino, dove sulle sue rive sorge un rifugio fatto interamente in legno, gestito da due sorelle che si sono dimostrate di una cortesia rara in questi tempi. Avvertite con notevole preavviso della nostra scelta alimentare, e pur non essendosi mai cimentate nella preparazione di cibo vegan, ci hanno fatto sentire come a casa.
Hanno creato appositamente un menù per noi, cucinando ceci, seitan, tofu, verdure, facendoci una torta tutta nostra per la colazione e comprandoci addirittura il lievito alimentare da mettere sulle zuppe... mai avrei immaginato tanto.
Se siete amanti della montagna e della quiete, vi consiglio assolutamente questo paradiso terrestre, perché vale davvero la pena di vederlo almeno una volta nella vita.

L'unica cosa che mi ha davvero rammaricata è stata non potere mangiare il loro strudel, che sembrava davvero la perfezione fatta dolce. Così appena tornata a casa mi sono messa all'opera e l'ho fatto da me, con le mele trentine comprate lassù.
E' venuto veramente buono, con una sfoglia sottilissima, e per questo non posso che ringraziare, per l'ennesima volta, Alice che nel suo Strudel di mele e castagne spiega benissimo il procedimento. Io ho seguito tutte le sue dritte e non cambierò più questa preparazione :-)


Ingredienti e preparazione della pasta vengono da Alice
Ingredienti per 2 strudel:
140 gr farina di farro bianca
110 gr farina 0
20 gr olio di riso
un pizzico di sale
120 gr acqua tiepida circa

Per il ripieno:
1,2 kg di mele red delicious, peso da lorde
40 gr pinoli
100 gr uvetta
2 cucchiai di rum
succo e scorza grattugiata di un limone
2 cucchiaini di cannella 
5 cucchiai di zucchero di canna chiaro
80 gr pangrattato
1 cucchiaio olio evo

Procedimento:
Setacciamo le farine, aggiungiamo il sale, l'olio e l'acqua. Iniziamo ad impastare e continuiamo per 20 minuti, finché non otteniamo un panetto liscio. Dividiamolo in due metà e posizioniamole sotto una pentola in cui avremo scaldato dell'acqua fino a bollore, l'avremo svuotata e asciugata perfettamente.
Facciamo riposare per 30 minuti.
Intanto sbucciamo le mele, detorsoliamole, tagliamole a cubetti e mettiamoli in una ciotola piena di acqua e succo di limone.
Mettiamo l'uvetta in ammollo nel rum, assieme alla scorza di limone grattugiata e acqua tiepida necessaria a coprirle del tutto.
In una padella antiaderente tostiamo i pinoli, mescolandoli spesso e riserviamoli.
Nella stessa padella scaldiamo l'olio e tostiamovi il pangrattato, rigirandolo spesso, finché non è dorato.
Scoliamo le mele e mettiamole in una ciotola con lo zucchero, la canella, l'uvetta scolata e i pinoli, mescoliamo e lasciamo riposare.
Riprendiamo l'impasto una palla per volta e su di una tovaglia infarinata iniziamo a stenderlo col matterello, dandogli una forma rettangolare e tirandolo il più sottilmente possibile.
A questo punto finiamo di stendere l'impasto col dorso delle mani unte, infilandole tra la pasta e la tovaglia, allargando delicatamente la sfoglia. Cerchiamo di non romperla e, se necessario, ungiamola leggermente, di modo da renderla più elastica.
Alice dice che la sfoglia è pronta quando si riesce a leggere un foglio stampato sotto di essa, in Trentino si preferisce quando si riesce a leggere una lettera d'amore.
Eliminiamo i bordi della sfoglia, dandole una forma rettangolare e distribuiamo su 2/3 il pangrattato, lasciando uno spazio di 5 cm lungo i bordi. Versiamo metà del ripieno sopra al pangrattato, ripieghiamo i lato destro e sinistro della sfoglia sopra le mele e iniziamo ad arrotolare lo strudel, partendo dal basso e aiutandoci con la tovaglia.
Con delicatezza, facciamolo scivolare su una teglia coperta di carta forno.*
Proseguiamo nella stessa maniera con il secondo strudel.
Con una lama affilata pratichiamo delle incisioni perpendicolari alla lunghezza degli strudel e inforniamo in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa.

* EDIT In un commento qui sotto Sissa mi dice che ha provato la ricetta e che risulta più semplice stendere la sfoglia sulla teglia e riempirla, perché lo strudel dopo è pesante e si rischia di rompere. Penso sia un ottimo consiglio :-)

Lo strudel è ottimo servito tiepido, magari accompagnato da un ciuffo di panna montata vegetale cosparso di cannella.



Vi lascio con alcune foto della mia montagna, in cui ho volutamente depositato un pezzetto del mio cuore... spero di tornarvi presto per riprendermelo.







Per chi fosse interessato, questo è il link del rifugio.

Un abbraccio e a presto.


14 commenti:

  1. che meraviglia! Al rifugio Nambino ci sono stata l'anno scorso ma purtroppo il tempo era brutto.
    Il tuo strudel merita un applauso. Brava! Mi hai fatto passare 10 minuti di vacanza anche in ufficio...

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  2. Non so se a togliermi il fiato è più lo strudel oppure i paesaggi :D
    Anche io amo la montagna, in estate però, adoro perdermi e guardare tutti quei fiori...
    Il rifugio è assolutamente da segnare, hai fatto benisismo a parlarne!!!
    Baci

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  3. Appena ho letto strudel e dolomiti non ho potuto fare a meno di leggere. Bellissimi posti dove purtroppo non vado da tanti anni ... ma grazie a te è come se ci fossi tornata per una capatina veloce veloce. Il tutto addolcito da questo fantastico dolce che (per me allergica ai latticini) mi calza a pennello. Appena arriva il vento autunnale proverò sicuramente a farlo :) .
    A presto
    Martina

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  4. Io AMO SPUDORATAMENTE TE , LO STRUDEL E LE MONTAGNE! hai condensato in un post praticamente 2 dei miei amori: Le montagne del Trentino-Alto Adige (io sono Bolzanina per il 50 % e marchigianella per la restante parte) e lo strudel.Io sono fatta di strudel,tanti ne ho mangiati in gioventù! Perfetto,paradisiaco tutto.Grazie di avrmi regalato in un giorno grigio uno sprazzo di sole,malinconico,ma luminoso.! Karin

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  5. Caspiterina ma che paradiso è?! No, non parlo solo dello strudel..;P
    Mi fa piacere sentire di persone curiose e disponibile che si mettono alla prova per soddisfare i clienti, pensavo fossero solo una leggenda :\
    e, caspiterina di nuovo, questo strudel è sottilissimo! e sembra davvero super croccante! non mi verrebbe nemmeno tra cent'anni -_-
    brava brava brava :)

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  6. Che sfoglia invitante! La foto rende benissimo l'idea, è un dolce che devo ancora sperimentare nella versione vegana e questa sarà senz'altro la ricetta di prova!
    grazie!
    Buona notte,
    Sissa

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  7. Katiuscia non so da dove iniziare ^_^ Foto incantevoli, racconto emozionante sono un'ottima cornice per uno strudel da urlo!! Quell'impasto mi incuriosisce un sacco!!!! Bravissima!! E poi non è così bello incontrare persone speciali???? E' che quando arriviamo a stupirci di tanto..... forse è perché qualcosa nella normale esistenza mondana ha inceppato il suo ingranaggio, non trovi?
    Complimenti di cuore ^_^

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  8. Il tuo racconto e le tue foto mi hanno fatta sognare, paesaggi da favola che visiterei mille volte nella vita!!!
    Meraviglioso anche questo strudel, fragante e con un ripieno profumato e ricco rende benissimo l'idea di questi posti ed è l'ideale per dare il benvenuto a questo autunno :) Mi unisco subito ai tuoi lettori, dopo averti scoperto non posso farne altrimenti, meraviglioso blog! Ne approfitto anche per permettermi di invitarti a passare anche da me a scambiare quattro chiacchere se ti va, a presto :)
    http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/

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  9. che bello sentire di persone che si mettono all'opera per venire incontro ai vegani! :) sono state gentilissime! le foto sono meravigliose e lo strudel... lo strudel lo devo fare!!!! vivendo in Trentino per motivi di studio le mele le trovo al mercato biologico!!!

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  10. che meraviglia....le foto, il racconto...lo strudel....è perfetto....è da provare è da fare.... :D

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  11. sono davvero splendide le tue foto, adoro la montagna anche se non ci vado spesso, questo posto é da relax assoluto, e poi amerei molto conoscere il Trentino...chissà magari ora ci faccio un pensierino e prendo nota!!!

    per lo strudel ...sono una golosa per cui mi piace tanto

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    1. Grazie Patrizia!
      Il Trentino è davvero una terra meravigliosa, ma credo che potrei dire lo stesso di ogni regione italiana... per questo siamo fortunati :-)

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  12. Cia Katiuscia,
    ieri mi sono cimentata nella preparazione di questo dolce per portarlo ad una cena tra amici.
    L'impasto era meraviglioso (impastato a mano nonostante ho l'impastatrice semi nuova, ma cosa ci vuoi fare.. preferisco testare gli impasti sotto le mani) e l'ho steso senza difficoltà.
    L'unica accortezza che mi sento di consigliare è quella di spostare la sfoglia di pasta sulla teglia del forno prima di farcirla con la frutta perché la fase trasporto-strudel è un pò complicata perché lo strudel pesa e rischia di rompersi...................................... Il primo dei due strudel ha fatto questa fine, se non si era capito....
    Comunque buonissimo, Ricetta sicuramente approvata!
    Buona giornata e grazie della condivisione! :)

    Sissa

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    1. Grazie Sissa, sono contentissima che ti sia piaciuta! :-)

      Sai che è un ottimo consiglio? A me non se ne è rotto nessuno, ma ammetto che è stata dura farlo scivolare alzandolo con la paletta... ora modifico il post e scrivo il tuo consiglio :-)

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